Trenta anni fa, esattamente il 20 ottobre del 1980 faceva il suo ingresso nel panorama musicale l’album di esordio di un gruppo irlandese, allora sconosciuto composto da quattro ragazzini sbarbati e dai volti ignoti.
L’album si chiamava Boy anticipato dal singolo I Will Follow, i quattro ragazzini Paul Hewson, David Evans, Adam Clayton, Larry Mullen Jr., il gruppo aveva il nome di U2.
Da quel 20 ottobre 1980 Paul alias “Bono Vox” da un negozio di apparecchi acustici a Dublino, David alias “The Edge” ovvero il fino, l’intelligente, Adam e Larry diventarono delle icone grazie alla loro musica, alla voglia di libertà, alla raffinatezza musicale e ai testi meravigliosi di un poeta contemporaneo come Bono.
A Boy succedettero in successione October, War, The Unforgettable Fire, il meraviglioso e ad oggi ancora insuperato come livello tecnico della band The Joshua Tree, Rattle and Hum, Achtung Baby, Zooropa, Pop, All That You can’t leave behind, How To Dismantle an Atomic Bomb, No line on The Orizon.
Accanto al loro primo singolo I will follow, gli U2 hanno composto capolavori immortali come Sunday Bloody Sunday grido di dolore e disperazione per la rivolta irlandese, New year’s day, Pride (In the name of love) dedicata alla memoria di Martin Luther King, la bellissima ballata With or Without You, When Love comes to Town con il maestro B.B. King, Miss Sarajevo con Luciano Pavarotti, il capolavoro One giudicato come il testo musicale più bello degli ultimi decenni.
Trent’anni di successi, trenta anni di musica e parole, trent’anni di fenomeno “Bono”, forse una delle ultime grandi star capaci ancora di emozionare e che sono entrate per sempre nella storia, così come per sempre ci saranno gli U2!
